La riserva di Montagnayes

L'elevato interesse naturalistico di quest'area deriva dalle sue particolari caratteristiche ambientali: habitat ed ecosistemi diversi meritevoli di tutela, popolamenti faunistici consistenti (già in passato oasi di protezione della fauna) e scarsa antropizzazione.
La riserva si trova interamente nel territorio del comune di Bionaz ed ha una superficie di 1.170 ettari che si sviluppa tra i 1.505 e i 3.144 metri di altitudine.
L'area, situata sulla sinistra orografica del torrente Buthier, occupa la maggior parte del bacino dei torrenti Montagnayes, Gran Becca, D'Invergnaou e De Moui.
All'interno dei confini della Riserva naturale la viabilità è pressoché assente ad esclusione dei pochi sentieri percorribili solo a piedi. Gran parte della zona non è accessibile durante l'inverno.

FAUNA

Il territorio del vallone di Montagnayes presenta caratteristiche ambientali tipiche dei settori dell'orizzonte subalpino, alpino e nivale, idonee agli ungulati, in particolare al camoscio (Rupicapra rupicapra) e allo stambecco (Capra ibex). Si segnala la regolare presenza del cervo (Cervus elaphus) e del capriolo (Capreolus capreolus) su entrambi i versanti boscati, mentre la marmotta (Marmota marmota) risulta ben diffusa nella aree dei pascoli e delle praterie alpine. E' segnalata la lepre variabile (Lepus timidus.) in probabile continuità altitudinale con la lepre comune (Lepus europaeus).
Per quanto riguarda l'avifauna, si registra la presenza accertata o potenziale di alcune specie di elevato interesse scientifico tra le quali il gipeto (Gypaetus barbatus) e l'aquila reale (Aquila chrysaetos), con importanti siti riproduttivi a nord della Becca des Rayes Planes.
È un potenziale sito di nidificazione per l'astore (Accipiter gentilis) e di alimentazione e zona di transito per il falco pecchaiolo (Pernis apivorus).
Gli ambienti forestali con Abete rosso e Larice sono idonei alla civetta capogrosso (Aegolius funereus), alla civetta nana (Glaucidium passerinum) e al picchio nero (Dryocopus martius).
Le aree boscate /arbustive tra i 1800 e i 2100 metri di quota sono siti idonei per il fagiano di monte (Tetrao tetrix tetrix), mentre gli spazi oltre il limite del bosco ospitano la pernice bianca (Lagopus mutus helveticus).


VEGETAZIONE

La vegetazione è costituita, nella fascia compresa tra il Buthier di Valpelline e i 2000 metri circa di quota, da un bosco misto di larici (Larix decidua) e pini rossi (pecci) (Picea excelsa).
Molto meno rappresentato è invece il Pino cembro (Pinus cembra), che compare in settori limitati e sempre in mescolanza con il larice.
In sinistra idrografica del Buthier, dalla confluenza del torrente Montagnayes fino al confine con Oyace sono presenti " rupi boscate", un'interessante fascia in cui compare l'abete bianco (Abies alba), fattore insolito per questo ambiente.
Il pascolo è l'unica attività antropica presente nell'area. La sua valenza rispetto al pregio naturalistico della zona è duplice: se da un lato la presenza di alpeggi può indurre azioni trasformative del territorio a scapito del suo carattere selvaggio, dall'altro non bisogna dimenticare che l'attuale copertura vegetale e lo stesso equilibrio ecologico in queste zone sono il frutto di secoli di interazione fra l'attività di pascolo e le dinamiche dell'evoluzione naturale.
Questa attività deve dunque essere considerata un elemento in grado di favorire la biodiversità piuttosto che un fattore conflittuale che merita di essere conservato e protetto al pari degli elementi di pregio naturalistico.


GEOLOGIA

Dal punto di vista geologico, nel territorio della riserva affiorano le due unità della falda della Dent Blanche (Sistema Austroalpino) che appaiono ripiegate assieme e formano una gigantesca piega il cui asse all'incirca coincide con l'alveo del torrente Buthier ed è la causa del caratteristico andamento NE - SW della valle.
Sono particolarmente evidenti le morfologie del paesaggio glaciale e periglaciale, con presenza di numerosi ghiacciai, alcuni dei quali di grandi dimensioni, e delle forme residue del loro ampio sviluppo nel passato: valli ad "U", valloni sospesi, circhi e gradinate di circhi glaciali, cordoni morenici, dossi e rocce montonate.
Tra gli elementi caratteristici del paesaggio periglaciale, numerosi sono i rock glaciers, accumuli di blocchi detritici e di ghiaccio con forma somigliante a quello di un ghiacciaio, dalla cui evoluzione spesso derivano.