Rifugio Aosta


Vallata

Valpelline

Partenza

Diga di Place Moulin (Bionaz)

Quota partenza

1.980

Quota arrivo

2.778

Da Aosta seguire la strada del Gran San Bernardo.
Dopo alcuni km svoltare a destra ed imboccare la Valpelline.
Si raggiunge l'abitato di Valpelline che si supera, si prosegue nella valle superando l'abitato di Oyace.
Appena prima di raggiungere il capoluogo di Bionaz si svolta a sinistra lungo la strada che conduce alla diga di Place Moulin.
La si segue sino al suo termine al grande piazzale nei pressi della diga.
Dal tunnel oppure dal colle del Gran San Bernardo si scende in direzione di Aosta. Si superano gli abitati di Saint-Oyen, Etroubles e Gignod sino ad imboccare , entrando in una galleria a destra, la Valpelline.
Da questo punto di segue l'itinerario descritto precedentemente.

Questa gita nella sua prima parte costeggia il grande bacino artificiale di Place Moulin, il colore delle sue acque sono indimenticabili.
La seconda parte dell'itinerario si svolge in uno dei valloni più selvaggi della Valle d'Aosta.
Si percorre la profonda valle dominata da ripide pareti rocciose e da ghiacciai sospesi che creano un ambiente di alta montagna.
Il tratto finale richiede una buona esperienza escursionistica.

DATI CARATTERISTICI
- Località di partenza: Parcheggio della diga di Place Moulin
- Quota di partenza: 1.980 m
- Quota di arrivo: 2.778 m
- Difficoltà Difficile (parte finale)
- Dislivello in salita 900 m
- Lunghezza 12.300 m
- Tempo di salita 4 h 00'
- Tempo di discesa 3 h 00'
- Segnavia 10 - 10A
- Periodo migliore Da luglio a settembre


DESCRIZIONE ITINERARIO
Dal parcheggio proseguire lungo la strada rurale che costeggia in alto il lago sino a raggiungere il rifugio Prarayer. Passati dietro al rifugio si prosegue con lunghi tratti pianeggianti sin quando il vallone si restringe, non attraversare il ponte ma risalire sulla sinistra, passando nei pressi di un larice monumentale, per poi attraversare in alto ed entrare nella parte superiore del vallone.
L'ambiente è molto aspro ed il sentiero prosegue nel fondo della valle, si risale un tratto più ripido per poi attraversare il torrente su di un ponticello.
Il vecchio sentiero proseguiva nel fondovalle per poi salire con tratti attrezzati le rocce sotto al ghiacciaio, il nuovo sentiero invece sale ripido sino a raggiungere il filo della morena che segue nella sua parte superiore.
Si scende per un tratto per poi risalire sul costone dove è posizionato il rifugio.